3. Il 1717. La Gran Loggia di Londra e le Costituzioni dei Liberi Muratori

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The Constitutions of the Free-Masons, 1723 Le regole costitutive della prima gran loggia massonica furono date alla stampa il 17 gennaio 1723 per ordine del duca di Montagu, ex Gran Maestro, dopo che il manoscritto fu approvato in Gran Loggia e fu stampato per volontà della società raccomandandone l’uso nelle logge. I firmatarî furono Philip, duca di Wharton, Gran Maestro e Theophilus Desaguliers,Deputato (cioè vice) Gran Maestro. Il titolo completo è The Constitution, History, Laws, Charges, Orders, Regulations, and Usages of the Right Worshipful Fraternity of Accepted Free Masons; Collected from their General Records, and the faithful Traditions of many Ages. Titolo seguito dall’avviso:TO BE READ at the Admission of a New Brother, when the Master or Warden shall begin, or order some other Brother to read as follows (DA LEGGERE all’ammissione di un Nuovo Fratello, quando il Maestro o il Sorvegliante inizierà, o ordinerà ad un altro Fratello di leggere quanto segue). La prima edizione è costituita da diverse parti: la Storia della massoneria; le Regole del Libero Muratore estratte da antichi documenti inglesi, scozzesi e irlandesi; i Regolamenti Generali, redatti inizialmente da Mr. George Payne nell’anno 1720 quando era gran maestro; l’Approvazione a firma di Philip, Duke of Wharton, gran maestro, J. T. Desaguliers deputato gran maestro e di cinquantotto maestri e sorveglianti di diverse logge (tra cui il maestro James Anderson); le Canzoni massoniche di diversi autori tra cui James Anderson. La prima parte, storica, è un’accuratissima ricostruzione storica della massoneria dai tempi biblici di Adamo e di Seth e con forti riferimenti alle vicende bibliche, fino ai tempi della prima gran loggia massonica. La seconda parte, le antiche regole, stabilisce in sei articoli con diversi commi, le regole generali che devono guidare lo spirito e le azioni, dentro e fuori la loggia, dei liberi muratori. La terza parte, detta le trentanove regole generali che guidano la conduzione delle logge e della gran loggia. È seguita da un Poscritto che prescrive certi comportamenti cerimoniali. La quarta parte, l’Approvazione, è appunto l’atto di approvazione delle Costituzioni. La quinta parte, le canzoni massoniche, è costituita da: la Canzone del Maestro (in cinque parti) ideata e scritta da James Anderson; laCanzone del Sorvegliante, pure di Anderson; la Canzone del Compagno scritta dal Fratello Charles Delafaye. Da sempre l’interesse massimo dei massoni è dato alla seconda parte, quella delle regole che da tutti i massoni del mondo sono considerati i Landmarks, le basi costitutive della massoneria moderna, quelle cosiddette tradizionali cui tutte le gran logge che si ritengono regolari si attengono con assoluto scrupolo da oltre tre secoli. Su queste regole le polemiche sono infuriate per secoli da quando, cioè, alcune gran logge decisero di modificarle o di interpretarle secondo le consuetudini culturali e nazionali proprie e per il mutare di vicende sociali e storiche; per tale motivo furono definite irregolari. I concetti di “regolarità” e “irregolarità” non sono intesi, in ambito massonico, come giudizio di valore su altrui decisioni, ma semplicemente in quanto seguano o non seguano le regole tradizionali. In ogni caso, anche la terza parte ha un grande valore storico per la comprensione della struttura della prima gran loggia moderna. Al contrario la prima parte viene trascurata, considerandola un non ben riuscito tentativo di costruire la storia della massoneria quasi in forma mitica. Un’altra edizione fu stampata nel 1738 con alcune differenze di stesura e di concettualità normative. La prima parte storica fu ulteriormente ampliata, quasi raddoppiata, senza però rendersi più attendibile storicamente. Nel 1756 e nel 1767 videro la luce delle nuove edizioni curate da John Entick (ca. 1703-1773) dal titolo The Constitutions of the Antient and Honorable Fraternity of Free and Accepted Masons (Le Costituzioni dell’Antica ed Onorevole Fraternità). Tutte le gran logge e gran orienti cosiddetti “irregolari”, nei cinque continenti e nel corso di oltre tre secoli, redassero proprie versioni delle Costituzioni dei Liberi Muratori, anche se talora con modifiche di poco conto, e il loro numero è quindi difficilmente quantificabile, considerato anche che una gran quantità di gran logge e gran orienti nel corso del tempo scomparvero dalla scena storica e ideale della massoneria oppure mutarono creando altre diverse Costituzioni.]]>

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